Quali sono le tecnologie strategiche del 2022? Così il Cloud Computing trascina la crescita
Che anno sarà quello che sta per arrivare? Che genere di novità porterà con sé e in che modo le accoglieremo? Queste sono tutte domande alle quali Gartner, società per azioni multinazionale che si occupa di consulenza strategica, ricerca e analisi nel campo della tecnologia dell’informazione con oltre 15.000 clienti nel mondo, ha provato a dare delle risposte. Prima fra tutte quella sull’emergenza pandemica: è davvero alle nostre spalle?
Non proprio però ci sono delle importanti riflessioni maturate nell’ambito del “Gartner IT Symposium/Xpo Emea”, un momento fondamentale per fare il punto sullo stato di salute del mercato della tecnologia nel continente europeo e per capire come il business delle aziende, grazie all’information technology cambierà nel futuro prossimo.
Quello che è emerso in modo dirompente è che le aziende sono consapevoli che, dopo un anno passato a gestire l’emergenza, con investimenti tattici orientati a sostenere nuove modalità di lavoro come lo smart working, il 2022 è l’anno del ritorno alle decisioni strategiche orientate alla crescita.
Ma c’è un elemento in più che il triste momento storico che abbiamo vissuto ha mostrato in modo prepotente: senza le tecnologie digitali avremmo faticato a contrastare e superare i momenti critici. Dunque, mentre lo scorso anno e quello che stiamo per lasciarci alle spalle sono stati caratterizzati dalla sopravvivenza, il 2022 secondo Gartner prevede sarà interessato da un’imponente crescita dei budget IT. Stiamo parlando di un più 3,6% rispetto al 2021.
Ecco, dunque, quali sono i “Top Strategic Technology Trends 2022”. Noi ne abbiamo scelti sei:
Piattaforme “Cloud Native” cioè nate direttamente in Cloud. Grazie a questa caratteristica sono elastiche così da rispondere ai rapidi cambiamenti voluti da Cio e Ceo. Gartner sostiene che questo tipo di piattaforme migliorano il tradizionale approccio lift-and-shift al Cloud;
AI Engineering, un approccio che consente di applicare l’intelligenza artificiale al business in modo automatizzato semplificando dunque la distribuzione dell’intelligenza artificiale e automatizzando aggiornamenti di dati, modelli e applicazioni;
Intelligenza artificiale generativa cioè un’intelligenza che apprende dai dati e genera i cosiddetti “gemelli digitali” simili all’originale ma con elementi differenti che possono accelerare lo sviluppo in diversi campi d’applicazione, dalla medicina alla creazione di nuovi prodotti;
Privacy-Enhancing Computation e cioè la capacità di calcolo che può garantire il trattamento dei dati personali in sicurezza. Questo, infatti, è un aspetto molto critico legato alle leggi sulla tutela dei dati e delle persone e alle crescenti preoccupazioni dei consumatori sull’utilizzo inappropriato dei dati stessi. La riservatezza al giorno d’oggi è merce rara ed è proprio per questo motivo che questo sarà un trend del 2022;
Total Experience cioè “esperienza totale” di utenti/clienti. In questo modo le aziende definiscono una strategia che attraverso l’intreccio di più esperienze e relazioni può accelerare la crescita e migliorare senza dubbio l’esperienza di dipendenti, clienti e utenti. In questo modo aumenta fiducia, soddisfazione e lealtà;
Data Fabric, una tecnologia che garantisce l’integrazione dei dati tra diverse piattaforme e utenti, rendendo i dati disponibili ovunque siano necessari, indipendentemente da dove risiedono. Questa tecnologia potrebbe ridurre del 70% gli sforzi di data management portando beneficio all’azienda.
La vera novità è dunque che il software enterprise avrà la crescita più alta trascinato dal Cloud Computing il quale ha mostrato come la sua elasticità fosse estremamente indispensabile in tempi di pandemia. John Lovelock, VP della ricerca in Gartner, ha specificato infatti che il Cloud “ha permesso di scalare quando serviva e di ridurre gli investimenti quando in eccesso per questo i Cio utilizzano il Cloud per assicurarsi velocità di reazione e per dimostrare il valore dei loro investimenti in IT”.